Cani e gatti feriti o in difficoltà

soccorrere animale in difficoltà

Succede, purtroppo più spesso al sud a causa del randagismo dilagante, di dover soccorrere un cane o un gatto in difficoltà (a breve, articolo dedicato a selvatici e uccelli). Nonostante le buone intenzioni, se l’ansia prenda il sopravvento rischiamo di gestire male la situazione. Vediamo quindi come capire se e quando intervenire, chi chiamare e cosa fare se incontriamo un animale in difficoltà.

Cane/gatto abbandonato

Osserva. Non tutti i cani e gatti che incontri per strada sono abbandonati, anche quando sono amichevoli. Osserva quindi il comportamento dell’animale.

  • Se un cane sembra disorientato, si sposta da un posto all’altro senza prendere una direzione precisa e inseguendo le persone o le auto che passano di lì, è probabile che si tratti di un animale smarrito o abbandonato. Un gatto può apparire molto spaventato e stare sempre nascosto, o al contrario, inconsapevole del pericolo e cammina fra le auto/persone. Valuta anche l’aspetto fisico: se è denutrito o molto in carne, se è pulito o molto sporco e se ha collare.
  • Se, invece, appare sicuro di sé, è a suo agio con le persone e si comporta come se conoscesse il luogo in cui si trova, è molto probabile che si tratti di un cane o un gatto che vive liberamente nel territorio, curato, probabilmente, da volontari o residenti della zona. Questi cani e gatti non sono mai molto puliti né particolarmente in carne, ma sono evidentemente curati.

Agisci. Se ritieni che si tratti di animale abbandonato, hai comprovata esperienza con gli animali (canile, volontariato, possedere semplicemente un cane non basta!), e l’animale in questione è docile e si lascia avvicinare, offrigli cibo e acqua e cerca di fermarlo. In caso contrario, limitati a monitorare i suoi spostamenti.

Chiama la polizia locale o il 112 per comunicare il ritrovamento, dai indicazioni precise sul luogo in cui l’animale si trova, il suo aspetto fisico e le sue condizioni di salute. Le forze dell’ordine sono tenute a controllare la presenza di microchip e mettere in sicurezza l’animale se questo si trova in pericolo di vita o è pericoloso per le persone. Parleremo in un altro articolo delle mancanze di questa procedura.

Cane/gatto ferito o in pessime condizioni

Valuta. Se incontri un animale ferito o evidentemente in cattive condizioni di salute, se assisti ad un investimento o sia tu stesso/a ad investire un animale, valuta velocemente questi aspetti:

  1. Assicurati che sia vivo. Nel caso fosse deceduto, toglilo dalla strada usando guanti o una busta per le mani e chiama la Polizia locale per far rimuovere la carcassa.
  2. Se l’animale è immobile, verifica velocemente le ferite e come respira. Cerca di capire se è in pericolo di vita valutando questi aspetti.
  3. Se l’animale si muove e cammina, cerca di verificare quanto più attentamente possibile il tipo di problema che può avere (zampa rotta, ferita aperta, problemi di equilibrio ecc) 

Agisci. Chiama i soccorsi: polizia locale, carabinieri o ASL e riferisci scrupolosamente lo stato dell’animale, le ferite, il luogo esatto in cui si trova. Attendi i soccorsi. Nel frattempo:

  1. Non toccare e non spostare l’animale. Se devi (ad esempio, per toglierlo dalla carreggiata), fallo con delicatezza e con supporto rigido (asse, coperta rigida, tappetino rigido).
  2. Non dargli da bere e mangiare e non somministrare farmaci.
  3. Se hai valutato che l’animale sia in pericolo di vita imminente, portalo da un veterinario comunicandolo alle forze dell’ordine allertate. 
Obbligo di soccorso per privati e veterinari

Soccorrere un animale ferito, sia a causa nostra che di altri, è un obbligo sancito dal Codice della Strada, alla disposizione di cui all’art. 189, comma 9 bis, l’omissione di soccorso è punibile penalmente. Segnalare un animale in cattive condizioni di salute è invece un dovere morale, ma anche penale secondo il Codice penale, art. 544-bis e seguenti

Cosa succede se l’animale è in pericolo di vita e decidiamo di portarlo dal veterinario? Il servizio veterinario dell’ASL di competenze deve essere attivo 24h e, una volta contattato, dovrebbe fornire indicazioni tempestive su medici veterinari che possono prendersi carico di stabilizzare l’animale gratuitamente. Infatti, l’art.18 del Codice deontologico dei medici veterinari, stabilisce l’obbligo di assistenza nei casi di urgenza, con le dovute limitazioni.

Se però l’animale ha bisogno di farmaci, analisi approfondite o esami diagnostici, queste spese devono essere pagate. Se si tratta di un cane/gatto padronale, bisognerà stabilire le responsabilità del proprietario nell’incidente e quindi a chi spetta il rimborso per le spese. Ma se si tratta di un randagio?

In teoria, come dicevamo, i servizi veterinari ASL dovrebbero intervenire gratuitamente. Nella pratica questo non succede quasi mai, tranne in alcuni comuni con regole specifiche. Se infatti, è stabilito che i danni a persone e cose causati da un incidente con un randagio debbano essere a carico di chi di quel randagio dovrebbe prendersi cura (ovvero le amministrazioni comunali), per le spese di cura del povero randagio incidentato non c’è alcuna normativa. Le spese veterinarie saranno quindi totalmente a carico del privato che porta l’animale dal veterinario.

Da quanto visto, è chiaro che la legge tutela principalmente la proprietà degli umani (danni a cose e persone causati da un animale o salute di animale di proprietà), ma ancora una volta non la vita e la salute dei randagi. C’è ancora molta strada da fare perché questi vengano tutelati come esseri viventi.