
Buttare un mozzicone per terra è ancora, purtroppo, un gesto comune. Molti lo fanno senza pensarci considerandolo “meno grave” di altri rifiuti. Eppure, le cicche di sigaretta sono tra i rifiuti più inquinanti al mondo – e uno dei più sottovalutati.
Un’abitudine tossica
Ogni anno vengono dispersi nell’ambiente circa 4,5 trilioni di mozziconi, secondo i dati Marevivo. In Italia si stima che ne vengano gettati a terra oltre 14 miliardi. Non solo nelle città, ma anche sulle spiagge, nei parchi, in aree naturali, perfino in montagna.
Una sola cicca di sigaretta può impiegare fino a 10 anni per degradarsi. Il filtro non è biodegradabile: è fatto di acetato di cellulosa, una plastica che, nel tempo, si frantuma in microplastiche pericolose per gli ecosistemi.
Un veleno per animali e ambiente
I mozziconi rilasciano nell’ambiente sostanze tossiche come nicotina, arsenico, piombo, catrame. Una cicca immersa in acqua può inquinare fino a 40 litri di acqua potabile o 8 litri di acqua di mare, mettendo in pericolo pesci, uccelli e insetti che ingeriscono questi rifiuti.
Anche i nostri animali domestici possono ingerirli accidentalmente nei parchi o lungo i marciapiedi, con gravi conseguenze per la loro salute.
Dove finiscono le cicche gettate per strada?
Quando un mozzicone viene buttato a terra o in un tombino, non sparisce magicamente. Nella maggior parte dei casi:
viene trascinato dalla pioggia nei tombini, finendo nel sistema fognario;
da lì, può arrivare nei corsi d’acqua, poi in mare;
oppure resta accumulato nei sedimenti urbani, contribuendo all’inquinamento del suolo.
In entrambi i casi, le sostanze chimiche rilasciate danneggiano la qualità dell’acqua, la fauna acquatica e gli ecosistemi costieri.
Un gesto semplice per cambiare le cose
Portare con sé un posacenere portatile, utilizzare i contenitori appositi e fare attenzione a non gettare le cicche di sigaretta nei tombini è un gesto di responsabilità.
Anche le amministrazioni locali possono fare la loro parte con più controlli, campagne educative e installazione di posacenere urbani.
Articolo scritto con il supporto di ChatGPT